Percorso dei mulini ad acqua

I Mulini di Cerete

Molto importanti per Cerete, erano un tempo i suoi mulini. Nel Rotulum Episcopatus Bergomi ne ne sono nominati parecchi, sorti sia sul Cula sia sul Borlezza. Anche i paesi limitrofi al nostro (Songavazzo, Onore, Fino) possedevano mulini, lungo il corso degli stessi torrenti.
E’ interessante sapere che l’abbondanza di acqua ha permesso lungo i secoli il fiorire in questa zona di numerose attività artigianali, l’energia idrica alimentava infatti i mulini per i cereali, le segherie, i cosiddetti pestoni per la corteccia e di altro tipo come ad esempio per la pilatura dell’orzo, la follatura della lana ecc., le fucine, la cartiera e il filatoio.

Gli anziani di Cerete hanno localizzato otto antichi mulini ceretesi con quello all’inizio del Borlezza che ora si trova nel Comune di Rovetta: quattro lungo il torrente Cula (tre sul fondo e uno alla confluenza dei due rami provenienti da Trinale e dalla Glerola) e tre sul Borlezza (uno detto il mulino della «Padana» vicino all’antica fucina, un poco oltre la provinciale. nella direzione della «Semola» del Cula, uno ancora all’imbocco della strada, verso la vecchia cartiera). Gli stessi anziani assicurano però che sul Borlezza i mulini dovevano essere in numero senz’altro maggiore.

I mulini comunali erano tre e in effetti i documenti dell’Archivio Parrocchiale di Cerete Basso confermano la loro esistenza anche molto più tardi. Oltre al mulino di mezzo, c’erano il mulino di sotto («molendinus Comunitatis nostrae inferius, vulgo in ima») e quello di sopra {«molendinus superius, vulgo de cima»).
Alla fine del Settecento, i registri comunali ne segnano soltanto due: quello «in ima» con due ruote e quello «di mezzo»,14 forse sono gli stessi che dal Comune sono passati alla «Misericordia» e in seguito a proprietari privati. Continuano ancor oggi a funzionare, azionati come sempre dall’acqua della roggia del Cula e della Moia. Sono ora la testimonianza più preziosa di una onorata mansione che, nata agli albori di Cerete, resiste unica, con identico ritmo.

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Le sorgenti

Il Pestone, ol Pestù