Fino del Monte

Fino del Monte è un comune di 1 142 abitanti della Provincia di Bergamo in Lombardia. Situato tra l’altipiano di Clusone e la val Borlezza, sulla strada che porta al Passo della Presolana, dista circa 38 chilometri dal capoluogo orobico. Il comune ha una superficie di circa 436 ha, parte da un’altezza sul livello del mare di circa 600 m (nel punto più basso situato nell’alveo del torrente Gera, Valleggia o Borlezza) e arriva a 1642 m (sulla sommità del monte Paré).

Arroccato sul ciglione che lo affaccia sulla valle Borlezza, era anticamente servito dalla strada che da Lovere  saliva faticosamente raggiungendo il paese sull’altopiano. Le prime notizie riguardanti Fino sono documentate nella “Historia quadripartita” di padre Celestino, vissuto nel dodicesimo secolo, il quale a sua volta fa riferimento ad antichi manoscritti anonimi. Non si sa con sicurezza (fine 1100) l’anno in cui tre nobili fratelli, figli di tale Venturino Da Fin, giunti in Italia con le armate Alemanne, si fermarono in loco e sull’impervio argine Nord della Valle Borlezza eressero un castello
dominante l’allora unico accesso dalla valle omonima.

Alcune parti dell’antica dimora sono ancora visibili nell’attuale piazza Olmo, anticamente denominata del Castello. Il cognome di questi fratelli era Fin e la contrada di cui presero possesso, con beneplacito imperiale, acquistò il loro nome. A questo punto la storia è poco documentata, ma è certo che fino al 1337 tutti gli abitanti del castello e della contrada portarono il nobile cognome dei Da Fin e che solo più tardi, verso la fine del XIV secolo, cominciarono ad apparire nei documenti ritrovati i primi cognomi ancor oggi esistenti a Fino del Monte.

Sul finire dello stesso XIV secolo e più precisamente nel 1381, Fino del Monte diventò indipendente fregiando il proprio Comune con lo stemma concesso dall’imperatore alemanno Federico ai nobili Da Fin (aquila nera in campo dorato) ed ebbe nel contempo la concessione di molti benefici economici (esenzioni da gabelle imperiali ecc.).

Seguirono gli anni delle tempestose vicende tra Guelfi e Ghibellini. Sull’altopiano di Clusone queste guerre videro contrapposti i guelfi dei castelli di Fino e di molti altri comune della Alta Val Seriana, in particolare di Onore, di Gromo, di Castione, di Gandellino, contro i ghibellini del potente castello di San Lorenzo appartenente alla famiglia Suardi di Bergamo.

Nel 1906 il parroco Luigi Olmo di Clusone scrive così di Fino nelle sue “Memorie]“: “Fino del Monte, vicinissimo a Rovetta, dove da pochi anni vedeasi in mezzo alla piazza l’antico Olmo, un albero trapassato di più secoli, sotto i cui rami, dilatantisi a guisa di braccia, è tradizione che si raccogliessero le pubbliche adunanze e si tenessero i vari Consigli Comunali. Nella Chiesa Parrocchiale si ammira il bel quadro rappresentante in alto la B. Vergine col Bambino, più sotto a destra S. Andrea colla croce a rovescio, ed a sinistra l’Apostolo S. Pietro. Il Consorzio della misericordia di Santa Maria dei nobili da Fin venne fondato da Fra Leone da Fino, del terz’Ordine di S. Francesco, abitante in Fino a favore dei suoi congiunti colla condizione che abitassero a Fino ed Onore, e nominò a reggente suo nipote Galeazzo da Fino. Questi con Istrum. 7 Giugno 1459, atti Fadinus q. Bonetti de Agatiis, Notar. Bergom. ne determinò le regole a favore della sola famiglia per cognome Fin e suoi discendenti che attualmente si distinguono coi cognomi: Ardenghi, Angelini, Bellini, Colotti, Conti, Colombo, Ranza, Scandella abitanti in Fino ed Onore.”