Durante il corso della storia, questi manufatti si incontrano frequentemente; dall’età neolitica in poi molte popolazioni, dai Celti agli Etruschi, hanno adottato forni con la volta in terra cruda.
Ancora oggi , in Africa, Asia, America Latina ma anche in Sardegna, vengono utilizzate queste tipologie di forni caratterizzati da un’elevata efficienza.
Materiale necessario
Argilla
Di argille in natura ve ne sono di diverse tipologie; non tutte sono però adatte ad essere “cotte” e dunque idonee al nostro scopo.
Un metodo semplice e veloce per capire se la terra che abbiamo fra le mani è “argillosa” è quello di bagnare la stessa con un po’ di acqua: se la consistenza è “simil pongo” e se la stessa argilla gettata in un secchio d’acqua la sporca, siamo sulla buona strada.
Sabbia fine del Ticino (o similare)
Paglia
Verghe di nocciolo ø1.5-2 cm
Mattoni forati e mattoncini refrattari
Fasi di costruzione
Costruzione del basamento
Struttura portante in ferro con sottofondo per refrattari in sabbia e zeolite.
Realizzazione del piano del forno con mattoni refrattari
Realizzazione della struttura portante del forno con verghe di Nocciolo
Forse la parte più difficile e allo stesso tempo importante dell’opera in quanto parte strutturale del forno. Un buon intreccio delle verghe determina la stabilità e la portata dell’intera volta e ne faciliterà la copertura con l’impasto refrattario.
1° Impasto refrattario
Per questo primo impasto sono necessari argilla e sabbia in pari quantità più una parte di paglia. Lavorare a lungo l’argilla sminuzzandola in modo da ripulirla da qualunque impurità, soprattutto sassi, che potrebbero causare seri danni quando porteremo in temperatura il nostro forno.
Una volta terminata la precedente operazione, procedere alla miscelazione dell’argilla con la sabbia unendola poco alla volta.
Raggiunto un impasto omogeneo, inglobare anche la paglia bagnando poco alla volta, finché, dopo qualche ora, l’impasto sarà omogeneo e idoneo ad essere plasmato sulla struttura portante di verghe.
2° Impasto coibentante
Almeno 24 ore dopo procedere con un nuovo impasto seguendo le indicazioni sopra riportate ma variando la quantità delle materie prime diminuendo la quantità dell'argilla in favore della sabbia e paglia.
Procedere poi con la costruzione della bocca come da indicazioni per la volta utilizzando come impasto quello refrattario.
L'ingresso della bocca del forno viene poi completato con la posa di tavelle refrattarie e chiave di volta.
Finiture
“Lisciatura” della volta interna del forno (da eseguire prima della costruzione del camino)
Intonaco finale con telo di iuta
Rivestire la volta esterna con un telo di iuta e, utilizzando l’impasto del “collante”, farlo aderire alla volta stessa.
Questa operazione serve solo ed esclusivamente per nascondere le sfilacce di paglia e rendere più “estetico” il nostro forno.
Accensione
Giunti a questo punto, lasciamo riposare per qualche giorno l’intera struttura (il tempo dipende dalle condizioni climatiche) prima di dare avvio all’accensione.
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
-
Forno in terra cruda Forno in terra cruda
https://ecomuseo-valborlezza.it/tradizioni/item/26-forno-in-terra-cruda?tmpl=component&print=1#sigProId1546400b6d